Gracious and beautiful monster. The literary universe of Bronzino’s Nano Morgante
€36,00
2016, cm 21 × 24, pp. 104, illustrazioni a colori, hardcover
ISBN 978-88-6394-114-2
2016, cm 21 × 24, pp. 104, illustrazioni a colori, hardcover
ISBN 978-88-6394-114-2
Territorio ricco di storia, oltre che di bellezze naturali, il Casentino conserva ancora oggi molti capolavori d’arte medievale e rinascimentale che attestano i suoi stretti legami con Firenze, in virtù dei floridi commerci e dell’appartenenza dell’intera regione alla vasta diocesi di Fiesole. La mostra, la quattordicesima della collana “La città degli Uffizi”, si prefigge di portare all’attenzione del pubblico lo straordinario patrimonio d’arte locale, dialogando con i capolavori conservati nella Galleria degli Uffizi. L’esposizione prende spunto dalla figura mitica di Jacopo di Landino, pittore nativo di Pratovecchio che Vasari identificava con quel Jacopo del Casentino, contemporaneo di Giotto, di cui la Galleria degli Uffizi possiede l’unica opera firmata, il piccolo trittico donato da Guido Cagnola al museo nel 1947. Sebbene nessuna opera del maestro rimanga sul territorio, le tavole del Maestro di Varlungo di Stia e di Romena, il trittico datato 1357 nella chiesa di Pagliericcio, gli affreschi di Taddeo Gaddi a Poppi, attestano l’esistenza di una fervente vita artistica che ha inizio già alla fine del XIII secolo e che proseguirà nella seconda metà del Trecento con le opere di Giovanni del Biondo, anch’egli di probabile origine casentinese seppure formatosi a Firenze nella bottega di Nardo di Cione.
Saggi di Antonio Natali, Daniela Parenti, Sara Ragazzini, Paolo Pirillo, Isabelle Chabot Francesco Pasetto.
Schede di catalogo a cura di Daniela Parenti, Angelo Tartuferi, Sonia Chiodo, Sara Ragazzini, Patrizia Naldini, Alberto Lenza.
Esposizione: Pratovecchio, Teatro degli Antei, 14 giugno – 19 ottobre 2014
2014, cm 17 × 24, pp. 128, illustrazioni a colori, hardcover
ISBN 978-88-6394-072-5
La mostra è dedicata al collezionismo dei Medici, attività portata avanti con passione e continuità attraverso diverse generazioni, fino a riunire i capolavori che hanno poi formato il nucleo originale della Galleria degli Uffizi. Tutte le opere presenti in catalogo sono provenienti dalla Galleria degli Uffizi e coprono un arco temporale dal Cinquecento al Settecento. Il collezionismo ne è il filo conduttore che collega il tema della mostra con la sua ambientazione, la Casa Museo di Ivan Bruschi ad Arezzo, sede di una storica collezione d’arte.
2014, cm 17 × 24, pp. 144, illustrazioni a colori, hardcover
ISBN 978-88-6394-074-9
Nell’aprile 2014 venti chef di fama internazionale, provenienti dai migliori ristoranti e alberghi della Toscana sono arrivati a Palazzo Strozzi, nel cuore di Firenze, per visitare la mostra Pontormo e Rosso Fiorentino. Divergenti vie della “maniera”. Da questa singolare esperienza è nato un progetto editoriale, promosso e patrocinato dalla Fondazione Palazzo Strozzi: la giornalista enogastronomica Annamaria Tossani ha chiesto ai cuochi di creare nuove ricette basate sul diario e i dipinti del Pontormo; la storica dell’arte Ludovica Sebregondi ha analizzato gli scritti del pittore rivelando la sua abitudine quasi ossessiva ad appuntarsi ciò che mangiava e beveva. Per gli chef, la lezione più importante che emerge corrisponde al vecchio motto: “Mangiare bene, usando ingredienti semplici e locali”. Durante la visita alla mostra, svoltasi nell’arco di tre giorni, il premiato fotografo internazionale James O’Mara ha realizzato i ritratti degli chef, che nel libro appaiono alternati a sorprendenti ‘nature morte’ con gli ingredienti descritti. Lo sfondo dei ritratti evoca le opere del Pontormo e mostra dettagli dell’allestimento, legando la presenza degli chef al senso e al ‘sapore’ dell’evento espositivo. Il risultato è un ricettario speciale che esplora la tavola e la tavolozza di uno degli artisti più creativi del Cinquecento: Jacopo Carucci detto il Pontormo.
Con un contributo di James M. Bradburne, Direttore Generale Fondazione Palazzo Strozzi.
2014, cm 21 × 26, pp. 136, illustrazioni a colori, hardcover
ISBN 978-88-6394-070-1
In April of 2014, world-renowned chefs from twenty of Tuscany’s top
restaurants and hotels – as well as a clergyman from the Certosa of
Florence – arrived at Palazzo Strozzi in the heart of Florence to visit
the exhibition Pontormo and Rosso Fiorentino: Diverging Paths of Mannerism. This
singular experience led to a publishing project, sponsored by the Palazzo
Strozzi Foundation and intended to further celebrate the exhibition. Art
historian Ludovica Sebregondi pored over the painter’s diary to reveal his
almost obsessive habit of recording what he ate and drank; Italian food
journalist Annamaria Tossani asked the chefs to create recipes based on
the diary and paintings of the artist Pontormo. For the chefs, the diary’s
most important lesson corresponds to the old motto, “Eat well using
simple, local ingredients.”
2014, cm 21 × 26, pp. 134, illustrazioni a colori, hardcover
ISBN 978-88-6394-071-8
Il volume di Daniela Cecutti, pubblicato in occasione della XXVIII Biennale Internazionale dell’Antiquariato di Firenze (5-13 ottobre 2013), costituisce un’approfondita e dettagliata analisi dei passaggi culturali e commerciali che, attraverso l’attività di antiquari, collezionisti e mercanti, hanno determinato la fortuna critica dell’arte islamica in Italia tra Ottocento e Novecento. Vengono presentate le figure di celebri antiquari, a partire da Stefano Bardini, e le loro relazioni con musei italiani e internazionali e presi in esame le opere commercializzate dagli stessi nel corso degli anni: tappeti, ceramiche, avori, metalli, armi, vetri e cristalli di rocca.
2013, cm 24 × 28, pp. 312, illustrazioni in b/n e 40 tavole a colori, softcover
ISBN 978-88-6394-062-6
La monografia è dedicata alla Grotta Grande nel Giardino di Boboli di Palazzo Pitti, opera straordinaria del tardo Rinascimento fiorentino, e sulla figura del suo artefice, il poliedrico artista, architetto e designer Bernardo Buontalenti.
Il volume contiene otto saggi dei maggiori esperti italiani della materia che analizzano, dal punto di vista storico-artistico ed ermeneutico, le caratteristiche e i significati della Grotta. In particolare Sergio Risaliti presenta la figura del committente, Francesco I de’ Medici, e offre una lettura della Grotta in funzione delle vicende biografiche e affettive del Granduca. Cristina Acidini ripercorre le tappe della storia culturale del freddo in relazione ai centri di potere in Toscana e in Italia, a partire dall’iconografia della “Madonna della Neve” fino alla realizzazione delle ghiacciaie in Boboli. Alessandro Cecchi scrive una storia della Grotta passando in rassegna molti documenti anche inediti. Mino Gabriele analizza i significati iconologici e simbolici della Grotta, arrivando a formulare interpretazioni inedite e suggestive. Francesco Vossilla tratta delle sculture contenute nella Grotta; mentre Carlo Cinelli si occupa degli affreschi di Bernardo Poccetti e delle enigmatiche decorazioni parietali. Valentina Conticelli contestualizza la Grotta in quello stupefacente sistema architettonico mediceo che è il Corridoio Vasariano, che collega Palazzo Vecchio con Palazzo Pitti. Infine Carlo Francini torna sulla figura di Buontalenti e descrive le altre opere architettoniche da lui realizzate nella città di Firenze.
La seconda parte del volume è interamente visiva e costituisce un viaggio emozionante e ‘a passo d’uomo’ – fatto di avvicinamenti, di soste, di sguardi, di scoperte inattese, di sussulti di stupore – all’interno dei tre ambienti che compongono la Grotta. Le immagini fotografiche sono state realizzate dal fotografo e art director Luca Stoppini, con l’intento di offrire uno sguardo nuovo, artistico, sull’opera, lontano da un’idea di apparato iconografico didattico e didascalico. La Grotta viene così restituita al lettore in tutta la sua fantasia morfologica e nella sua complessità cromatica. Il lavoro sui colori e sulle luci racconta le infinite metamorfosi che avvengono nella Grotta con il mutare delle ore del giorno e delle stagioni, e grazie agli spostamenti del visitatore che è chiamato a essere parte attiva nel far scaturire figure e suggestioni.
2012, cm 20 × 24, pp. 180, illustrazioni a colori, hardcover
ISBN 978-88-6394-038-1
2012, cm 20 × 24, pp. 180, illustrazioni a colori, hardcover
ISBN 978-88-6394-041-1
Catalogo della mostra dedicata ai pittori presenti sul territorio di Castelfiorentino ed in Valdelsa nella seconda metà del Quattrocento, con particolare attenzione a Benozzo Gozzoli e Cosimo Rosselli. Quattordici prestigiose opere collegate storicamente e artisticamente ai maestosi tabernacoli della Visitazione e della Madonna della Tosse, affrescati da Benozzo Gozzoli fra il 1484 ed il 1491 e conservati nel Be.Go., il nuovo museo dedicato all’artista. Accanto ai dipinti di Cosimo Rosselli e di Benozzo Gozzoli, è possibile ammirare opere di Neri di Bicci, Alesso di Benozzo, Bernardo di Stefano Rosselli e altri importanti, anche se meno conosciuti, maestri del tardo Quattrocento. Tra i capolavori presenti in mostra la Madonna col Bambino e Angeli tra i santi Domenico e Caterina d’Alessandria di Beato Angelico proveniente dai Musei Vaticani.
Saggi di Antonio Natali, Anna Padoa Rizzo, Serena Nocentini, Nicoletta Pons, Silvano Mori, Annamaria Bernacchioni, Stefania Bertini e Alice Vignoli.
Schede di catalogo a cura di Serena Nocentini, Gerardo de Simone, Marta Onali, Nicoletta Pons, Annamaria Bernacchioni, Riccardo Gennaioli.
Esposizione: Castelfiorentino, BeGo Museo Benozzo Gozzoli, 30 aprile – 31 luglio 2011
2011, cm 17 × 24, pp. 202, illustrazioni a colori, hardcover
ISBN 978-88-6394-025-1