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Arte

La primavera di Galileo Chini. Da Venezia a Montecatini

14,00

Pubblicato in occasione del progetto “Galileo Chini a Montecatini”, il libro è incentrato sul ciclo di pannelli della Primavera realizzato dall’artista nel 1914 per decorare la sala della mostra personale di Ivan Meštrović alla XI Biennale di Venezia. Nel 1914 Chini era appena tornato da un lungo soggiorno in Siam, dove, su invito del re, aveva decorato la sala del trono a Bangkok. Il libro ricostruisce queste affascinanti vicende e mostra come la realizzazione dei pannelli della Primavera, considerati espressione della compiuta maturità artistica di Chini, sia stata influenzata dalla sua esperienza orientale.

 

 

2014, cm 15 × 21, pp. 48, illustrazioni a colori, softcover

 

ISBN 978-88-6394-077-0

Leon Battista Alberti e la Toscana. Itinerari territoriali e percorsi mentali

14,00

Leon Battista Alberti e Firenze: un tema apparentemente facile, quasi scontato, possedendo la città circa metà della produzione architettonica totale del grande umanista. Eppure la storiografia corrente sostiene che il rapporto fra l’artista e la città non fu dei più facili, tanto che l’architettura fiorentina avrebbe sostanzialmente rifiutato la svolta estetica proposta dall’Alberti preferendo a essa le più tradizionalistiche forme brunelleschiane e michelozziane. Il piccolo ma prezioso libro di Gabriele Morolli intende invece dimostrare che esiste un’affascinante “Firenze di Alberti”, fatta anche di edifici segreti, spesso di piccole dimensioni, ma sempre di grande raffinatezza tanto formale quanto materica. È nata così questa sorta di guida che accompagna il lettore all’interno sia dei luoghi reali di una Firenze e di una Toscana del Rinascimento spesso inediti, sia di quegli spazi ideali che dalla mente armoniosa di Leon battista Alberti passarono all’immaginario artistico del più raffinato Quattrocento.
2006, cm 15 × 21, pp. 80, illustrazioni a colori, softcover

 

ISBN 978-88-88967-58-3

La casa delle vacanze. La casa-atelier di Galileo Chini nel centenario dell’edificazione 1914-2014

14,00

I dipinti che Galileo Chini dedicò alla sua residenza estiva a Lido di Camaiore rivelano chiaramente la sua profonda e moderna capacità di interpretare il suo tempo. Per Chini, come per gli artisti europei che avevano sviluppato un’analoga sensibilità, l’appartarsi dai clamori delle avanguardie e degli agoni pubblici costituiva infatti un vero e proprio motivo lirico, un fatto di stile artistico e di vita. Costruita dall’amico architetto Giusti, nel 1914, subito dopo il ritorno di Chini dal Siam, dove il pittore aveva vissuto una prolungata e fondamentale esperienza artistica e professionale, la “casa delle vacanze” in Versilia diveniva, ben più della casa-studio di Firenze, il luogo elettivo di emozioni e di ricordi, luogo psicologico e crogiuolo poetico.

2014, cm 15 × 21, pp. 56, illustrazioni a colori, softcover

 

ISBN: 978-88-6394-080-0

Le Terme Tamerici di Montecatini. Galileo Chini e le Fornaci San Lorenzo. Oltre la decorazione

14,00

Nei primi anni del Novecento la città di Montecatini si appresta a divenire una delle più famose villes d’eaux, attraverso gli stilemi internazionali del Modernismo europeo. Nel 1910 Galileo Chini viene chiamato a realizzare la decorazione dello Stabilimento Terme Tamerici, nel momento del suo ampliamento a opera di Giulio Bernardini e Ugo Giusti. Lavorando con la Manifattura ceramica Fornaci San Lorenzo, nata nel 1906 per volontà di Galileo e Chino Chini, l’artista realizza affreschi e vetrate, ceramiche, lucernari, pavimenti e pannelli in maiolica policroma e a lustro di gusto esotico e di una brillantezza strabiliante, sviluppando in maniera personalissima la simbologia acquatica e anticipando di almeno un decennio i migliori esiti dell’Art Dèco.

2014, cm 15 × 21, pp. 48, illustrazioni a colori, softcover

 

ISBN: 978-88-6394-082-4

Il tarlo polverizza anche la quercia. Le memorie di Galileo Chini

14,00

Negli ultimi anni della sua vita, a partire dal 1949, il pittore fiorentino Galileo Chini scrisse una serie di appunti con l’obiettivo di fissare su carta le proprie memorie e, forse, farne in seguito un’opera letteraria. Colpito da un grave e progressivo indebolimento della vista Chini riuscì a scrivere di proprio pugno soltanto il primo dei cinque quaderni utilizzati; gli altri furono scritti sotto dettatura dalla moglie Elvira. Sebbene sia rimasto in uno stadio embrionale, questo racconto autobiografico è fondamentale per approfondire la vicenda artistica e intellettuale di uno dei più importanti artisti italiani della prima metà del secolo scorso e per entrare in contatto con i suoi pensieri intimi, la sua visione del mondo, la sua sensibilità di artista e la sua spigliata verve narrativa.
2014, cm 15 × 21, pp. 93, illustrazioni in b/n, softcover

 

ISBN: 978-88-6394-081-7