• 0 Items - 0,00
    • No products in the cart.

Shop

Hot

La città nuova. Elementi, documenti e riflessioni per una pratica artistica sul corpo e il territorio

14,00

Elementi, documenti e riflessioni per una pratica artistica sul corpo e il territorio a partire dai progetti Altissima povertà a Torino, La cittadinanza del corpo a Mantova, Grande adagio popolare-Cenacoli fiorentini a Firenze. Atlante iconografico con 78 immagini di progetti, visioni, luoghi, commentate da Virgilio Sieni.
Prefazione di Alessandro Pontremoli con contributi di Stefania di Paolo e Giancarlo Gaeta.

Collana “Il Gesto” n. 31.

 

 

2016, cm 26 × 21, pp. 40, softcover

 

ISBN italiano 978-88-6394-120-3

La tavola del Pontormo. Ricette di grandi chef, ingredienti senza tempo e suggestioni d’arte

21,00

Nell’aprile 2014 venti chef di fama internazionale, provenienti dai migliori ristoranti e alberghi della Toscana sono arrivati a Palazzo Strozzi, nel cuore di Firenze, per visitare la mostra Pontormo e Rosso Fiorentino. Divergenti vie della “maniera”. Da questa singolare esperienza è nato un progetto editoriale, promosso e patrocinato dalla Fondazione Palazzo Strozzi: la giornalista enogastronomica Annamaria Tossani ha chiesto ai cuochi di creare nuove ricette basate sul diario e i dipinti del Pontormo; la storica dell’arte Ludovica Sebregondi ha analizzato gli scritti del pittore rivelando la sua abitudine quasi ossessiva ad appuntarsi ciò che mangiava e beveva. Per gli chef, la lezione più importante che emerge corrisponde al vecchio motto: “Mangiare bene, usando ingredienti semplici e locali”. Durante la visita alla mostra, svoltasi nell’arco di tre giorni, il premiato fotografo internazionale James O’Mara ha realizzato i ritratti degli chef, che nel libro appaiono alternati a sorprendenti ‘nature morte’ con gli ingredienti descritti. Lo sfondo dei ritratti evoca le opere del Pontormo e mostra dettagli dell’allestimento, legando la presenza degli chef al senso e al ‘sapore’ dell’evento espositivo. Il risultato è un ricettario speciale che esplora la tavola e la tavolozza di uno degli artisti più creativi del Cinquecento: Jacopo Carucci detto il Pontormo.
Con un contributo di James M. Bradburne, Direttore Generale Fondazione Palazzo Strozzi.

 

 

2014, cm 21 × 26, pp. 136, illustrazioni a colori, hardcover

 

ISBN 978-88-6394-070-1

Jacopo del Casentino e la pittura a Pratovecchio nel secolo di Giotto

22,00

Territorio ricco di storia, oltre che di bellezze naturali, il Casentino conserva ancora oggi molti capolavori d’arte medievale e rinascimentale che attestano i suoi stretti legami con Firenze, in virtù dei floridi commerci e dell’appartenenza dell’intera regione alla vasta diocesi di Fiesole. La mostra, la quattordicesima della collana “La città degli Uffizi”, si prefigge di portare all’attenzione del pubblico lo straordinario patrimonio d’arte locale, dialogando con i capolavori conservati nella Galleria degli Uffizi. L’esposizione prende spunto dalla figura mitica di Jacopo di Landino, pittore nativo di Pratovecchio che Vasari identificava con quel Jacopo del Casentino, contemporaneo di Giotto, di cui la Galleria degli Uffizi possiede l’unica opera firmata, il piccolo trittico donato da Guido Cagnola al museo nel 1947. Sebbene nessuna opera del maestro rimanga sul territorio, le tavole del Maestro di Varlungo di Stia e di Romena, il trittico datato 1357 nella chiesa di Pagliericcio, gli affreschi di Taddeo Gaddi a Poppi, attestano l’esistenza di una fervente vita artistica che ha inizio già alla fine del XIII secolo e che proseguirà nella seconda metà del Trecento con le opere di Giovanni del Biondo, anch’egli di probabile origine casentinese seppure formatosi a Firenze nella bottega di Nardo di Cione.
Saggi di Antonio Natali, Daniela Parenti, Sara Ragazzini, Paolo Pirillo, Isabelle Chabot Francesco Pasetto.
Schede di catalogo a cura di Daniela Parenti, Angelo Tartuferi, Sonia Chiodo, Sara Ragazzini, Patrizia Naldini, Alberto Lenza.

 

Esposizione: Pratovecchio, Teatro degli Antei, 14 giugno – 19 ottobre 2014

 

 

2014, cm 17 × 24, pp. 128, illustrazioni a colori, hardcover

 

ISBN 978-88-6394-072-5

MAC Movimento Arte Concreta 1948-1958

26,00

Catalogo della mostra allestita nella Galleria d’Arte Niccoli di Parma nel 1996 dedicata al MAC, il Movimento Arte Concreta nato nel 1948 dall’attività di un gruppo di artisti, Gillo Dorfles, Gianni Monnet, Bruno Munari e Atanasio Soldati, desiderosi di affrancarsi dall’arte astratta così in voga nel periodo e liberare una visione artistica basata soltanto sulla realizzazione e sull’oggettivazione delle intuizioni dell’artista. Visioni rese concrete, come scriveva lo stesso Dorfles, in “immagini di forma-colore, lontane da ogni significato simbolico, da ogni astrazione formale, e miranti solo a cogliere quei ritmi, quelle cadenze, quegli accordi, di cui è così ricco il mondo dei colori”. Nel catalogo, curato da Luciano Caramel, sono presentate quasi cento opere, tra dipinti e sculture, realizzate nei primi dieci anni di vita del MAC da alcuni protagonisti di una delle pagine più interessanti dell’arte italiana del Novecento: Gillo Dorfles, Bruno Munari, Enrico Bordoni, Mauro Reggiani, Augusto Garau, Mario Nigro, Mario Radice, Achille Perilli e Renato Barisani tra gli altri.
 

 

1996, cm 20 × 26, pp. 196, illustrazioni in b/n e tavole a colori, softcover

 

ISBN 978-88-8640-443-3

Il Bacco di Michelangelo. Il dio della spensieratezza e della condanna

18,00

Partendo da un’accurata indagine sulla committenza e gli ambienti culturali della Firenze neoplatonica e della Curia Romana, gli autori forniscono una nuova lettura dell’opera giovanile di Michelangelo terminata nel 1497 e conservata al Museo Nazionale del Bargello di Firenze.

Attraverso un racconto appassionante prendono vita la Roma di Sisto IV, la vicenda di Raffaele Riario, potente Camerlengo e nipote del Pontefice coinvolto in due congiure contro i Medici, il rapporto di Michelangelo con Riario al momento della creazione del Bacco: un complesso rapporto di committenza su cui lo stesso Buonarroti esercitò in seguito, per mutate opportunità politiche e scelte spirituali, una damnatio memoriae che ha reso di difficile lettura l’opera, il suo significato e la sua originaria collocazione.

Un volume agile ed elegante di alto valore scientifico arricchito dalla campagna fotografica appositamente realizzata da Serge Domingie.

 

 

2007, cm 13,5 × 21, pp. 120, illustrazioni in b/n, hardcover

 

ISBN 978-88-88967-83-7

Architetti italiani per la Siria e il Libano nel ventesimo secolo. Italian architects for Syria and Lebanon in the twentieth century

18,00

Il libro nasce come strumento parallelo e complementare alla mostra curata da Ezio Godoli e Anna Nuzzaci e realizzata fra Beirut e Damasco nella primavera del 2008. I saggi raccolti nel volume, opera di Maria Concetta Migliaccio, Diana Barillari, Milva Giacomelli e dei due curatori, affrontano sotto diversi punti di vista i vari aspetti della presenza degli architetti e dell’architettura italiana in Siria e Libano, dall’ultimo scorcio del XIX secolo alla situazione attuale. Tra politica internazionale, antagonismi con gli altri paesi europei, esigenze specifiche della regione e aneliti nazionalisti, gli architetti italiani hanno una lunga tradizione di collaborazioni e attività che, per la prima volta, viene affrontata in questo lavoro in modo sistematico.

Oltre alle immagini a corredo il testo, una ricca documentazione di tavole tematiche, sugli studi e sui concorsi, fornisce uno sguardo ampio sulla presenza italiana nei paesi del Medio Oriente. Il libro è completato da un dettagliato apparato bibliografico.

 

 

2008, cm 21 × 22, pp. 124, illustrazioni in b/n, softcover

 

Testo: italiano e inglese

 

ISBN: 978-88-88967-90-5

Galileo Chini. La Decorazione del Palazzo Comunale di Montecatini Terme

14,00

 

Nel 1910 Galileo Chini venne incaricato di decorare il Prah-ti-nam, il fastoso salone del trono di Bangkok, progettato dagli architetti Annibale Rigotti e Mario Tamagno per conto del re Re Chulalongkorn del Siam Rama V. Esperienza impareggiabile che tenne l’artista lontano dall’Italia per oltre due anni arricchendone in modo notevole il linguaggio artistico, evidente fin dalla Biennale di Venezia del 1914, e che, assieme alla maturazione e rinnovamento stilistico vissuto dall’artista nel periodo della Grande Guerra, porterà i frutti anche nella decorazione del Palazzo Comunale di Montecatini Terme. Qui, nel 1918, l’artista realizzò il ciclo di affreschi sulla volta dello scalone, una celebrazione pacata e poetica del ritorno alla pace dopo i disastri della guerra dedicata al lavoro, al commercio e all’arte in un ritrovato periodo di armonia e prosperità: opera modernissima tratteggiata da Fabio Benzi, massimo conoscitore dell’arte di Galileo Chini. Completa l’agile volumetto un saggio di Roberto Pinochi dedicato alla realizzazione del Palazzo Comunale di Montecatini Terme, opera dell’architetto Raffaello Brizzi.

 

2018, cm 15 × 21, pp. 64, illustrazioni a colori, softcover

 

ISBN: 978-88-6394-136-4

Il tarlo polverizza anche la quercia. Le memorie di Galileo Chini

14,00

Negli ultimi anni della sua vita, a partire dal 1949, il pittore fiorentino Galileo Chini scrisse una serie di appunti con l’obiettivo di fissare su carta le proprie memorie e, forse, farne in seguito un’opera letteraria. Colpito da un grave e progressivo indebolimento della vista Chini riuscì a scrivere di proprio pugno soltanto il primo dei cinque quaderni utilizzati; gli altri furono scritti sotto dettatura dalla moglie Elvira. Sebbene sia rimasto in uno stadio embrionale, questo racconto autobiografico è fondamentale per approfondire la vicenda artistica e intellettuale di uno dei più importanti artisti italiani della prima metà del secolo scorso e per entrare in contatto con i suoi pensieri intimi, la sua visione del mondo, la sua sensibilità di artista e la sua spigliata verve narrativa.
2014, cm 15 × 21, pp. 93, illustrazioni in b/n, softcover

 

ISBN: 978-88-6394-081-7

1 2 3 4 22