Le ceramiche di Galileo Chini
€21,00
2001, cm 17 × 24, pp. 90, illustrazioni in b/n, tavole a colori, softcover
Testi in italiano e portoghese
ISBN 978-88-87700-39-7
2001, cm 17 × 24, pp. 90, illustrazioni in b/n, tavole a colori, softcover
Testi in italiano e portoghese
ISBN 978-88-87700-39-7
Partendo da un’accurata indagine sulla committenza e gli ambienti culturali della Firenze neoplatonica e della Curia Romana, gli autori forniscono una nuova lettura dell’opera giovanile di Michelangelo terminata nel 1497 e conservata al Museo Nazionale del Bargello di Firenze.
Attraverso un racconto appassionante prendono vita la Roma di Sisto IV, la vicenda di Raffaele Riario, potente Camerlengo e nipote del Pontefice coinvolto in due congiure contro i Medici, il rapporto di Michelangelo con Riario al momento della creazione del Bacco: un complesso rapporto di committenza su cui lo stesso Buonarroti esercitò in seguito, per mutate opportunità politiche e scelte spirituali, una damnatio memoriae che ha reso di difficile lettura l’opera, il suo significato e la sua originaria collocazione.
Un volume agile ed elegante di alto valore scientifico arricchito dalla campagna fotografica appositamente realizzata da Serge Domingie.
2007, cm 13,5 × 21, pp. 120, illustrazioni in b/n, hardcover
ISBN 978-88-88967-83-7
Leon Battista Alberti e Firenze: un tema apparentemente facile, quasi scontato, possedendo la città circa metà della produzione architettonica totale del grande umanista. Eppure la storiografia corrente sostiene che il rapporto fra l’artista e la città non fu dei più facili, tanto che l’architettura fiorentina avrebbe sostanzialmente rifiutato la svolta estetica proposta dall’Alberti preferendo a essa le più tradizionalistiche forme brunelleschiane e michelozziane. Il piccolo ma prezioso libro di Gabriele Morolli intende invece dimostrare che esiste un’affascinante “Firenze di Alberti”, fatta anche di edifici segreti, spesso di piccole dimensioni, ma sempre di grande raffinatezza tanto formale quanto materica. È nata così questa sorta di guida che accompagna il lettore all’interno sia dei luoghi reali di una Firenze e di una Toscana del Rinascimento spesso inediti, sia di quegli spazi ideali che dalla mente armoniosa di Leon battista Alberti passarono all’immaginario artistico del più raffinato Quattrocento.
2006, cm 15 × 21, pp. 80, illustrazioni a colori, softcover
ISBN 978-88-88967-58-3
“Il Selvaggio” è stato il foglio più originale che si sia pubblicato in Italia durante il ventennio fascista. Mino Maccari, primo redattore del giornale fondato nel 1924, vi ha pubblicato nel corso degli anni oltre duecento opere tra disegni, linoleum e xilografie. Opere, a giudizio di Carlo Ludovico Ragghianti, che non vanno valutate come semplici “illustrazioni” ma come immagini che “per essere chiari oltre ogni possibile equivoco, sono esaurienti nel loro esclusivo e totale significativo estetico, come le opere grafiche di Goya, Daumier, Lautrec”. Di questi piccoli capolavori d’arte grafica il volume, curato da Flaminio Balestra, presenta quaranta esemplari appartenenti alla ricchissima collezione del grande poeta Tito Balestra di Longiano, amico e collezionista di alcuni tra i maggiori artisti attivi in Italia intorno alla metà del Novecento.
1998, cm 21 × 30, pp. 62, softcover
ISBN 978-88-86404-67-0
Volume pubblicato in occasione della mostra “Maccari a Siena” allestita nei Magazzini del Sale del Palazzo Pubblico di Siena nel dicembre 1998 curata da Elena La Spina e Mauro Civai. Un’esposizione nata dal fortunato ritrovamento di decine di disegni inediti del grande artista senese, accompagnati nel catalogo dai ricordi, anch’essi inediti, di amici e studiosi dell’opera di Maccari: Roberto Barzanti, Mario Verdone, Enzo Carli e Bernardina Sani.
1998, cm 17 × 24, pp. 64, softcover
ISBN 978-88-86404-75-1
2005, cm 17 × 25, pp. 136, illustrazioni a colori, softcover
Testo in inglese
ISBN 978-88-88967-52-4
2012, cm 20 × 24, pp. 180, illustrazioni a colori, hardcover
ISBN 978-88-6394-041-1
Catalogo della mostra Jim Dine in Italia, tenuta a Siena tra l’ottobre 2000 e il gennaio del 2001, dove vengono presentati due aspetti complementari dell’opera del grande artista americano: i lavori fotografici recenti, sessantacinque opere dal 1997 al 2000, e i dipinti giovanili, realizzati negli anni Sessanta e conservati in collezioni private italiane.
Saggi di Martha Boyden, Andy Grundberg, Gian Enzo Sperone, Alessandro Falassi e Mauro Civai. Fotografie di Ugo Mulas.
Esposizione: Siena, Palazzo Pubblico, Magazzini del Sale-Palazzo delle Papesse-Centro Arte Contemporanea, 22 ottobre 2000 – 13 gennaio 2001
2000, cm 17 × 24, pp. 214, illustrazioni in b/n e a colori, softcover
Testi in italiano e inglese
ISBN 978-88-87700-37-0
Si deve a questo catalogo e alle coeve ricerche di Luciano Bellosi e Margaret Haines la moderna rivalutazione di Giovanni di Ser Giovanni, detto lo Scheggia (1406-1486), pittore e fratello minore del rivoluzionario Masaccio.
Laura Cavazzini, che con sensibilità ha curato la mostra tenuta nella primavera del 1999 nella stessa casa che diede i natali all’artista (e all’illustre fratello) in San Giovanni Valdarno, introduce il catalogo ripercorrendo la carriera del pittore dagli esordi profondamente legati all’arte masaccesca, fino alla maturità quando, coadiuvato dal figlio Antonfrancesco, lo Scheggia fece prosperare una ricca bottega.
Un catalogo dunque fondamentale per la riscoperta di un maestro “minore” del nostro Rinascimento attraverso trenta opere scelte con cura e accompagnate da schede di catalogo, corredate da immagini di alta qualità e da un’ampia bibliografia, curate dalla stessa Cavazzini con l’apporto di Stefano Francolini e Victor Schmidt.
Esposizione: San Giovanni Valdarno, Casa Masaccio, 14 febbraio-16 maggio 1999
1999, cm 21 × 28, pp. 96, illustrazioni in b/n e a colori, softcover
ISBN 88-86404-88-3